Diversi studi continuano a confermare il legame tra obesità e tumori. Infatti, dopo il fumo di sigaretta, l’eccesso di peso rappresenta il secondo fattore di rischio per molte forme di tumori.
Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) nella terza edizione del report su Dieta, nutrizione, attività fisica e cancro sottolinea il legame tra obesità e tumori come quelli all’esofago, pancreas, fegato, seno, endometrio e rene, ma anche alla bocca, faringe e laringe, stomaco, ovaio, cistifellea e prostata.
I meccanismi del legame tra obesità e tumori
L’obesità è uno stato di infiammazione cronica che può innescare nell’organismo una serie di cascate di eventi tra di loro concatenati, che determinano la trasformazione delle cellule da sane a tumorali. Questi “meccanismi” sono ancora materiale di studio per la ricerca scientifica ma possiamo provare a semplificarne alcuni per capire meglio il legame tra obesità e tumori.
Una condizione di forte sovrappeso è legata all’insorgenza di alcuni tumori, come quello dell’endometrio, dell’esofago, dell’intestino, della mammella, della prostata e del rene. A essere particolarmente a rischio sono le donne in postmenopausa, a causa dei cambiamenti ormonali legati a questa fase della vita femminile.
La maggiore presenza di molecole pro infiammatorie (come l’interleuchina e l’HGF) nel sangue, può non solo aumentare il rischio di patologia cardiovascolare, ma anche favorire lo sviluppo di un tumore.
I pazienti obesi presentano inoltre una maggiore produzione di alcuni steroidi sessuali, ritenuti un fattore di rischio per molte patologie. L’obesità è inoltre correlata alla cosiddetta “insulino-resistenza”, che è tra le cause di insorgenza del diabete di tipo 2 e potrebbe favorire la proliferazione delle cellule tumorali.

Come spezzare questo legame
La fondazione AIRC raccomanda di mantenersi nel range del normopeso per ridurre il rischio di cancro. Indubbiamente questo processo inizia a tavola e uno schema alimentare sano, facile da mantenere a lungo termine e a noi caro perché intrinseco nella nostra società, potrebbe essere proprio la dieta mediterranea. Consumare pasti misurati e ricchi di acqua e di fibra, come frutta e verdura, evitare alimenti ultra processati, prediligere “grassi buoni” come olio di oliva ed eliminare, snack dolci e salati e bevande gassate e zuccherate sono alcune delle raccomandazioni chiave.
Un secondo aspetto essenziale è includere attività fisica nella nostra quotidianità: l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda almeno 150 minuti di moderato movimento alla settimana. Infine, prendersi cura del proprio sonno è altrettanto importante. Instaurare e mantenere un sonno rigenerante purifica il cervello dalle tossine accumulate durante il giorno, aiuta la memoria e stimola la creatività. Al contrario la carenza cronica di sonno e l’irregolarità dei ritmi sonno-veglia possono indurre stress ossidativi che attivano la cascata di eventi proinfiammatoria correlata all’obesità e alle patologie neoplastiche.
Come ogni altra patologia, curarsi dall’obesità non è un lavoro solo individuale. Sarebbe raccomandato essere seguiti da una figura professionale che possa guidarci con un’adeguata preparazione medica ma anche con una giusta dose di umanità. Se sei pronto ad intraprendere il tuo percorso terapeutico, non esitare a contattarmi ed iniziamo subito insieme!