Vari studi recenti dimostrano la relazione tra obesità e vari tipi di tumore, tra cui quello al seno. Infatti obesità e sovrappeso sono responsabili di quasi il 4% dei tumori diagnosticati ogni anno nel mondo. Uno studio pubblicato sul Cancer Journal for Clinicians ha dimostrato che obesità e sovrappeso sono strettamente correlabili a 13 diversi tipi di tumore. È noto da tempo che obesità e sovrappeso sono associate a una prognosi peggiore delle pazienti con tumore al seno. Il rischio di mortalità è di circa 1,33 volte superiore nelle pazienti affette da obesità.

Quali sono i meccanismi alla base della relazione tra obesità e tumore?
In alcuni casi il legame è chiaro. In altri sono necessarie altre ricerche per giungere a conclusioni definitive. Lo stato di infiammazione cronica che l’obesità genera nell’organismo innesca una serie di meccanismi cellulari e molecolari che possono influenzare il rischio di molti tumori. L’obesità comporta spesso una resistenza all’insulina, che può creare problemi al buon funzionamento del fegato, portando a volte anche alla trasformazione tumorale delle cellule. Gli squilibri ormonali causati dal grasso in eccesso diventano un vero e proprio “organo endocrino” capace di produrre ormoni. Questi possono essere responsabili per diversi tipi di tumore, in particolare quelli del seno e dell’ovaio. In linea generale le alterazioni del metabolismo innescate dall’obesità possono aumentare il rischio di tumore.
Relazione tra obesità e chemioterapia
Oltre alla relazione tra obesità e cancro al seno, è stata confermata anche quella tra obesità e efficacia della chemioterapia nel trattamento del tumore al seno. Esistono dei farmaci chemioterapici utilizzati per il trattamento delle neoplasie mammarie che, perché lipofili, vengono assorbiti dal grasso corporeo prima che riescano a raggiungere il tumore riducendo quindi l’efficacia della chemioterapia.
Un altro studio scientifico ha dimostrato come l’iperespressione dell’apelina, un ormone del tessuto adiposo, riduca l’efficacia della chemioterapia neoadiuvante, le terapia eseguita prima del trattamento chirurgico al fine di migliorare le possibilità di guarigione dalla malattia dopo intervento. Tuttavia, obesità e alta espressione di apelina tumorale non erano correlate. Gli autori ipotizzano quindi che questi due parametri possano essere associati in modo indipendente l’uno dall’altro a una ridotta risposta al trattamento.
Mantenersi nel range del normopeso è indispensabile quindi sia per ridurre il rischio di cancro sia per aumentare la percentuale di successo del trattamento nel caso di una diagnosi già nota.
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